mercoledì 4 dicembre 2013

Consiglio Nazionale eletto al 3° Congresso. Venezia - 1 dicembre 2013

Cari compagni, visitando la pagina web qui sotto:

http://www.partitosocialista.it/site/il-partito_il-consiglio-nazionale/302/il-consiglio-nazionale.aspx 

trovate l'elenco di tutti i membri del Consiglio Nazionale eletti al Congresso di Venezia del 1 dicembre 2013:
 
Per le Marche:

CANONICO MARCO
CONTI DARIO
COSTAMAGNA IVO
GITTO ANTONIO
IACOPINI GIUSEPPE
MANGANO MANFREDI  
MARCONI SCIARRONI FRANCESCA  
MORELLI RICCARDO
PIERINI GIOVANNI
PIERONI MORENO
ROCCHI LIDIO
SERI MASSIMO  
VAGNONI PARIDE
VITA LUCIANO

lunedì 30 settembre 2013

AMBIENTE, APPROVATA RISOLUZIONE PASTORELLI (PSI), ‘ADEGUARE NORMATIVA AI BISOGNI DEGLI AGRICOLTORI’

ROMA, 27 SETT- "Una battaglia giusta", ha detto il deputato socialista, Oreste Pastorelli, commentando l’approvazione della risoluzione sugli scarti vegetali, da lui stesso presentata come primo firmatario in commissione Ambiente. La risoluzione, unificata con un testo proposto dal deputato del Pd Alessandro Mazzoli, mira alla modifica dell’art. 185 del decreto legislativo n°152/2006, comma 1, entrato in vigore il 25 dicembre 2010, che prevede che il materiale agricolo e forestale, cioè gli scarti vegetali  (paglia, sfalci e potatura agricola) non nocivi siano gestiti alla stessa stregua dei rifiuti speciali. 
“È per me la dimostrazione di quanto una battaglia politica seria e costante, lontana dai sensazionalismi a cui ci hanno abituato, possa portare a risolvere i problemi reali dei cittadini, di chi lavora e di chi manda avanti il Paese”, continua Pastorelli, sottolineando che “l’impegno e il parere favorevole che il governo prende sugli scarti vegetali in risposta alla risoluzione che ho presentato in Commissione va nella direzione giusta, ovvero quella di adeguare la normativa ai reali bisogni di chi fa agricoltura nel rispetto dell’ambiente”- conclude.  
 
  
 
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Ufficio Stampa Psi – On Oreste Pastorelli
Giada Fazzalari
Mobile 3661645143
Roberto Capocelli
Mobile 3488028273
 

mercoledì 29 maggio 2013

PSI. IL CONGRESSO NAZIONALE SI SVOLGERA' A VENEZIA IL 25, 26 E 27 OTTOBRE

Il Consiglio nazionale del Psi, riunitosi oggi a Roma ha fissato per i prossimi 25-27 ottobre 2013 la data del 3° Congresso nazionale che si svolgerà a Venezia.
La Direzione Nazionale, riunitasi al temine dei lavori del CN ha approvato, con una sola astensione, il bilancio del partito 2013, peraltro già certificato dalla societa' di revisione esterna Pkf, presentato dal tesoriere Oreste Pastorelli che nella sua relazione ha sottolineato che: "La legge impone la certificazione del bilancio dei partiti dal 2014 ma il Psi affida la certificazione del proprio bilancio ad una società esterna gia' dal 2010"

mercoledì 27 marzo 2013

PSI Marche - Luciano Vita: è importante precisare!

Spett. Redazione Regionale del “Il Resto del Carlino”
ANCONA
 
Egregio direttore,
Le scrivo in merito all’articolo di oggi su pagina nazionale dal titolo “ Spacca pronto a dimettersi se salta la riforma sanitaria”, per alcune doverose precisazioni.

Innanzitutto la informo che i socialisti,sia pure a causa di un disguido nelle forme della convocazione, non hanno partecipato alla citata riunione di maggioranza, per cui in alcun modo hanno potuto affiancarsi con coloro che avrebbero “ cercato di gettare acqua sul fuoco”.

Rilevo inoltre del tutto arbitraria l’affermazione del giornalista Alfredo Quarta,estensore dell’articolo, relativa al fatto che in sede di rimpasto non ci sia posto per i socialisti in quanto “ sono ormai una piccola costola del PD”.

I socialisti delle Marche non hanno mai pensato di confluire nel PD e rivendicano con forza la loro autonomia, anche in relazione ai risultati ottenuti dai socialisti nelle ultime elezioni amministrative del giugno 2012 che hanno sfiorato il 4%, rinsaldando e migliorando con i soli voti socialisti, il risultato ottenuto dalla lista” Alleanza riiformista” alle regionali del 2010.

Un’autonomia dal PD riconfermata recentemente nel parlamento italiano dove i socialisti hanno costituito gruppi autonomi dal PD, pur eletti nello schieramento “Italia Bene Comune”.

Circa il rimpasto che il Presidente Spacca intende avviare subito dopo Pasqua, i socialisti rivendicano, per il senso di responsabilità e collaborazione dimostrata in questa legislatura, il giusto riconoscimento istituzionale ,con l’ingresso del PSI nella giunta regionale.

Una richiesta più volte sollecitata dal PSI e più volte auspicata anche dal Presidente Gianmario Spacca nei vari incontri ufficiali con la delegazione socialista da me guidata.

I socialisti delle Marche, confidano nella serietà del Presidente Spacca e nel mantenimento degli impegni assunti, e sono certi che nello scorcio di legislatura regionale rimasto,sapranno dare il loro contributo di idee e di lavoro nell’esecutivo regionale nell’interesse dei cittadini marchigiani.

A tal fine ritengono che anche il PD debba favorire responsabili iniziative finalizzate a garantire la presenza dei socialisti in Giunta, per rafforzare quel percorso unitario che ci hanno visti insieme nel progetto “Italia bene comune”.

Qualora per meri calcoli di “bottega” ciò non dovesse accadere, i socialisti delle Marche sono pronti a trarne tutte le conseguenze politiche.
Con richiesta di pubblicazione ,le porgo cordiali saluti.

 
Ancona,li 27/3/2013
Dr. Luciano Vita
Segretario regionale PSI Marche

mercoledì 6 febbraio 2013

IMU: tanto rumore per nulla - di Franco Foglia

L’ultimo exploit dell’Innominato, dopo Balotelli (e l’aiutino dell’arbitro), riguarda tutti. Uomini, caporali e quaquaraquà.

Nello specifico si tratta dell’IMU sulla prima casa, ovvero di un importo medio di 206 Euro a famiglia. Se escludessimo le case di lusso, l’importo medio dell’IMU, sulla prima casa, scenderebbe a 113 Euro.

Chissà negli altri Paesi del mondo, invece, come fanno:

in Francia, un monolocale di 40 mq a Parigi comporta 1.400 Euro di imposte;

nel Regno Unito, addirittura, l’imposta è sulla residenza, non sulla proprietà, perché correlata ai servizi locali di cui si gode;

in Belgio, il nostro 0,5% o 0,6% sembra un sogno, visto che i proprietari di immobili pagano tra il 10% ed il 12,5%;

negli USA, a seconda degli Stati, si arriva al 4%.

Ora qualcuno, in Italia, vuol farci credere che si possa riavviare il ciclo economico nazionale così. Rimborsando in media 206 Euro a famiglia. Che la ricetta per uscire da una crisi internazionale, economica e finanziaria, sia questa?

Qualora l’Italia dovesse trovare delle risorse con tagli o riorganizzazioni di spesa (speriamo), non sarebbe più indicato usare queste risorse per ridurre il cuneo fiscale, così da abbassare il costo del lavoro, e non costringere i lavoratori a farsi carico sui loro stipendi della ricerca di produttività?
Franco Foglia

lunedì 4 febbraio 2013

IL DECALOGO SOCIALISTA




Dieci grandi questioni irrisolte. Dieci proposte di legge che i deputati e i senatori del Psi presenteranno nel primo mese di attività parlamentare.



1) SVILUPPO ED EQUITÀ. Il dramma italiano è la mancata crescita. Negli anni ottanta il Pil cresceva il doppio della media europea. Negli ultimi vent'anni è cresciuto della metà. E oggi l'Italia attraversa una situazione di grave depressione. Per rilanciare lo sviluppo occorre che le forze socialiste europee abbiano la meglio su quelle conservatrici. L'Italia, intanto, nei limiti sanciti dai vincoli europei, deve operare per diminuire la tassazione sul lavoro e sulle imprese, e nel contempo dismettere parte del proprio capitale immobiliare, senza per questo svenderlo come già avvenuto in epoca di privatizzazioni. Il tutto nell'ottica di una politica di equità sociale, che preveda che chi più ha più dia. Per questo il Psi propone una patrimoniale sui grandi patrimoni immobiliari e finanziari, una diversa e più selettiva modulazione dell'Imu che escluda la prima casa, tranne quella di lusso, il superamento del patto di stabilità – causa di larga parte delle difficoltà degli enti locali nel pagamento delle imprese - per quanto riguarda gli investimenti e una sua generale ricontrattazione. Su questi ultimi tre punti il Psi orienterà la sua prima proposta di legge.



2) LA COSTITUENTE. Il Psi da tempo ha lanciato la parola d'ordine della Costituente riprendendo uno slogan di Pietro Nenni nell'immediato dopoguerra ma valido ancor oggi: "O la Costituente o il caos". Oggi il caos istituzionale è la prassi della vita democratica italiana. Si vive in una situazione schizofrenica, in un sistema formalmente parlamentare ma sostanzialmente presidenziale. La Costituzione resta quella del 1948 con la sola modifica del Titolo quinto, introdotta dal governo dell'Ulivo e poi messa in discussione dallo stesso governo Prodi per le numerose incongruenze introdotte nel rapporto tra stato e regioni. Per il resto le uniche modifiche introdotte in questi vent'anni di seconda Repubblica mai nata sono esclusivamente di natura elettorale. Il Psi porterà in Parlamento una riforma organica dello Stato, da varare attraverso un'Assemblea costituente, che dovrà scegliere tra parlamentarismo e presidenzialismo e solo in seguito tra proporzionalismo e maggioritario a uno o due turni. La preferenza del Psi è per un modello parlamentare di tipo tedesco, eventualmente con cancellierato, e per un proporzionale corretto, a cui si aggiunga la diminuzione del numero dei parlamentari e il Senato delle regioni.



3) LA DEMOCRAZIA DEI CITTADINI. Il Psi è partito della democrazia dei cittadini, non della democrazia delle èlites. In questi vent'anni sono venute meno molte prerogative democratiche. Parlamentari nominati e non eletti, listini regionali bloccati, giunte regionali, provinciali e comunali incompatibili con i Consigli, questi ultimi depotenziati dai tradizionali poteri, adesso proposta di abolizione dei Consigli provinciali e trasformazione delle province in enti di secondo grado, abolizione delle circoscrizioni nelle città con meno di 250mila abitanti. La democrazia del popolo, che si esercita attraverso il voto, è stata gradualmente sostituita dalla democrazia delle élites, alle quali sono affidati i poteri di scelta dei nominati. Così le èlites si sono sostituite al popolo. Sono divenute il vero centro decisionale del sistema politico. L'oligarchia regna peraltro sovrana in ogni campo della vita sociale. E in particolare nel mondo dell'informazione in cui singoli giornalisti televisivi possono incrementare o soffocare singole forze politiche attribuendole o negandole spazi, nel mondo giudiziario ove i partiti dei giudici regnano sovrani nel Csm effettuando promozioni o rimozioni a seconda dell'appartenza a questa o quella associazione, nel mondo industriale e sindacale, negando progressivamente diritti decisionali o di rappresentanza. Il Psi orienterà le sue proposte al ribaltamento della situazione attuale, per il ripristino della democrazia dei cittadini.



4) I GIOVANI. Occorre rilbaltare un welfare tutto basato sull'assistenza agli anziani, che vanno tutelati, mentre il mancato sviluppo e la necessità di tagliare il debito hanno portato alla ribalta l'esplosione drammatica della questione giovanile. L'Italia oggi registra quasi il 35% di giovani disoccupati, che rappresentano un problema di ordine economico e sociale. Il Psi lavora per creare opportunità e non solo per la difesa di uno stato sociale che sta diventando iniquo. Investimenti sociali dunque. Una legge che preveda la detassazione delle assunzioni giovanili, ammortizzatori per i giovani che passano da un lavoro a un altro, con copertura parziale dello stipendio e formazione professionale garantita, un salario minimo garantito per tutti i giovani in cerca di occupazione e intanto utilizzati per servizi di interesse pubblico ( la copertura potrebbe essere individuata da una maggiore entrata fiscale dovuta alla lotta all'evasione e da una maggiore tassazione delle rendite e dei grandi patrimoni).



5) LA GIUSTIZIA GIUSTA. È un vecchio obiettivo dei socialisti, che introdussero per referendum la responsabilità civile dei magistrati nel 1987, poi praticamente azzerata da una legge debole e contraddittoria. Occorre rilanciare, attraverso una proposta di legge del Psi, il tema giustizia con: lo sveltimento dei processi, magari anche la limitazione a due dei livelli di sentenza, la più scrupolosa e quasi mai rispettata gestione del carcere preventivo, che va ancor meglio e più specificatamente precisato, certo ristretto a casi estremi e non usato a fini di confessione, la separazione delle carriere dei magistrati, tra inquirenti e giudicanti, come avviene in tutti i paesi europei.



6) LA REPUBBLICA LAICA. Il Psi proporrà di inserire all'articolo uno della Costituzione la parola "laica". L'Italia diviene così una Repubblica laica fondata sul lavoro. Il Psi intende rilanciare il tema dei diritti civili in Parlamento. Soprattutto su tre temi. Sulle coppie di fatto e il matrimonio gay, sul fine vita, sulla fecondazione assistita.



7) I DIRITTI INDIVIDUALI. Sul matrimonio si intende parificare i diritti per le coppie eterosessuali e omosessuali, come avviene in Spagna e ormai anche in Francia, e come sta avvenendo perfino nell'Inghilterra del conservatore Cameron e in diversi stati americani. Più che leggi speciali occorre una semplice parificazione di diritti civili. E così per le coppie non sposate che devono poter godere di diritti all'ereditarietà e all'assistenza che solo l'Italia nega loro, ultima in tutta Europa.

Sul testamento biologico. l'Italia è il fanalino di coda del continente. Il primo a trattare l'argomento fu il socialista Loris Fortuna, padre della legge sul divorzio e sull'aborto, con una poposta di legge nel 1983 caduta nel vuoto. Il caso Englaro ha riacceso i riflettori sulla mancanza di qualsiasi legge sul fine vita, contrariamente agli altri paesi, dopo che già il caso Welby l'aveva richiamata. La legge che il centrodestra ha tentato di approvare a fine legislatura, rappresenta quanto di più conservatore, assurdo e liberticida esista. In nessun altro paese europeo, nemmeno nella Germania della democristiana Merkel, alimentazione e idratazione artificiale vengono considerate obbligatorie e da non contemplare nel testamento biologico. Il Psi sull'argomento si farà promotore di una proposta di legge che dedicherà a papà Englaro e che prevede che anche alimentazione e idratazione artificiali possano essere oggetto di testamento biologico. La pessima legge sulla fecondazione approvata nel 2004, e poi sottoposta a referendum abrogativo fallito per la mancanza del quorum, deve essere assolutamente modificata. Si tratta della terza anomalia italiana rispetto all'Europa in materia di diritti civili. La legge italiana, infatti, ammette solo la fecondazione omologa, cioè della coppia sterile, e vieta invece quella eterologa, con seme o ovulo di una terza persona. E in più pone il divieto di utilizzare più di tre embrioni, anche per la crioconservazione e il loro uso a fini terapeutici. Si è creato il signor Embrione, che viene tutelato più del feto. Così la legge 40 sulla fecondazione assistita risulta in evidente contraddizione con la legge 194 sull'interruzione volontaria della gravidanza, richiamando su questo tema perfino l'attenzione della Corte dei diritti umani di Bruxelles. Il Psi si farà promotore di un netto cambiamento della legge 40.



8) LO IUS SOLI. Il Psi, con la legge Martelli del 1990, è stato il primo partito che ha affrontato il delicato problema dell'immigrazione. Oggi richiama il Parlamento a un dovere non più rinviabile. Riconoscere la cittadinanza italiana a tutti i bambini nati in Italia dagli immigrati che vi abitano regolarmente, in nome di un principio di civiltà, di umanità e di laicità, che deve prescindere dalla razza, dalla lingua e dalla religione.



9) LA RIFORMA DELLA LEGGE SULLE BANCHE. Anche alla luce dello scandalo del Monte dei Paschi di Siena, il Psi ritiene urgente una profonda riforma degli istituti di credito in Italia. Occorre distinguere tra banche d'investimenti e banche commerciali perché il cittadino deve sapere dall'inizio come sono gestiti i suoi risparmi. Nessuna fondazione bancaria può detenere oltre il 30 per cento delle azioni bancarie, i cosiddetti derivati devono essere regolamentati diversamente (si può prevedere anche il divieto dei cosidetti derivati misti) e il richiamo dei rischi di ogni investimento, e non solo quello sul mercato azionario, deve obbligatoriamente essere comunicato all'investitore. Si deve anche prevedere un ruolo pubblico nel finanziamento alle imprese, che oggi necessitano di risorse per investimenti, per tutelare e incrementare l'occupazione. Lo stato può e deve entrare in campo per far sì che il sistema bancario conceda credito all'economia italiana, e anche l'azione per il recupero dell'evasione fiscale messo in moto da Equitalia, non deve mai scontrarsi con la necessaria tenuta del nostro comparto industriale, artigianale, commerciale.



10)UNA SCUOLA LIBERA, DEL MERITO E DELLA FORMAZIONE. In tanti hanno tentato di por mano a riforme della scuola superiore e dell'università. Il Psi rilancia l'esigenza di una riforma organica tanto del sistema delle scuole  superiori per offrire diverse opzioni umanistiche, scientifiche, tecniche, musicali comunque collegabili al mondo del lavoro e aperte alle esperienze del progetto 'Erasmus', quanto dell'università, centro di eccellenza da sottrarre a vecchie logiche baronali e da sostenere con una percentuale fissa del nostro PIL non inferiore a quella dei paesi del nord Europa per farne un luogo che offra la possibilità a tutti gli studenti meritevoli di conseguire la laurea (il numero dei laureati in Italia è in forte decrescita e supera di poco il 20 per cento contro il 40 per cento dei paesi europei più avanzati). Anche il sistema della doppia laurea va rivisto non avendo generato maggiori opportunità per aprirsi al mercato del lavoro. Il nostro Paese attraversa una duplice crisi. Quella dei giovani che sono costretti ad abbandonare l'università e quella dei laureati senza lavoro, e che a volte sono costretti a lasciare l'Italia, imbarazzante analogia con il nostro passato di primo Novecento. La differenza è che oggi lasciano l'Italia i cervelli, gli scienziati, i ricercatori. Il Psi tenterà con tutti i suoi mezzi di potenziare la ricerca, di considerare la cultura, il turismo, la scienza, lo sport come straordinari fonti di sviluppo e di occcupazione. Proporrà per questo l'istituzione del ministero della Cultura e, d'altro lato, di quello del Turismo, nonché di un singolo ministero dello Sport che, senza sottarre al Coni i suoi poteri, rilanci la pratica sportiva anche come occasione di prevenzione e dunque di potenziale risparmio di cure. Si tratta di funzioni che devono essere considerate fondamentali per il futuro dell'Italia. Il Psi tali le considererà nella futura azione parlamentare.

lunedì 14 gennaio 2013

Sabato 19 gennaio 2013 ore 10,30, Ancona - Esecutivo Regionale Allargato

 

Ai componenti dell’Esecutivo Regionale LORO SEDI

Agli invitati di diritto
LORO SEDI
Al Consigliere Regionale PSI
Pieroni Moreno
c/o Gruppo consiliare PSI

Al Segretario Nazionale PSI
on. Riccardo Nencini
LORO SEDI

Oggetto: Convocazione Esecutivo Regionale Allargato

Cari compagni e care compagne,

è convocato l’Esecutivo Regionale P.S.I delle Marche, per il giorno 19 gennaio 2013(Sabato alle ore 10,30) presso la nuova sede regionale del partito, sita al primo piano(sopra al bar) di via Simeoni n.11(nei pressi di Piazza Stamira per discutere il seguente
Ordine del giorno

1)- Elezioni Politiche 2013 – Organizzazione campagna elettorale
2)- Tesseramento 2012- verifica situazione iscritti nelle varie federazioni
7)- varie ed eventuali
Sarà presente il compagno On. RICCARDO NENCINI , Segretario Nazionale

Stante l’importanza degli argomenti in discussione, siete invitati ad essere puntualmente presenti.

Il Presidente Regionale PSI Il Segretario Regionale PSI
f.to( Lidio Rocchi) f.to (Luciano Vita)

Ancona, li 15/Gennaio/2013