Ancona - 11/01/2012
COMUNICATO STAMPA
La
moralizzazione dei costi della politica non può significare limitare la
democrazia e la rappresentanza istituzionale - Il PSI delle Marche
decisamente contrario alla proposta di legge del Presidente Gianmario
Spacca.
Il PSI è stato uno dei primi a
presentare, attraverso il suo consigliere Moreno Pieroni, una
proposta di legge per alleggerire i costi della politica,
moralizzare la spesa pubblica, abbattere i privilegi dei
consiglieri regionali.
Quindi senza ombra di
dubbio siamo favorevoli e disponibili a discutere tutte quelle
proposte di legge che abbiano come obiettivo la riduzione dei
privilegi e dei costi della politica.
Ma con
la stessa fermezza siamo contrari a quelle proposte demagogiche e
populiste, che nei fatti oltre a contenere i costi della politica ,
rappresentano un vero attacco alla democrazia rappresentativa e alla
più ampia partecipazione istituzionale delle forze democratiche
presenti in Italia e nelle Marche.
La
posizione dei socialisti sulla moralizzazione dei costi della
politica è stata rappresentata al Presidente Spacca in tempi non
sospetti, subito dopo la presentazione della nostra proposta di
legge, su cui ebbe ad esprimere un consenso di massima.
In
quella circostanza evidenziammo la nostra piena disponibilità, al
ridimensionamento del numero degli assessori esterni, alla
riduzione delle indennità, nonché alla eliminazione del vitalizio,
ma affermammo con decisione la nostra contrarietà alla riduzione
dei consiglieri regionali, poiché questo avrebbe significato
l’eliminazione dall’istituzione regionale della gran parte delle forze
politiche presenti nel tessuto democratico di questa Regione.
Ribadiamo
in questa circostanza che la proposta del Presidente Spacca,così
come apparsa sulla stampa regionale, a nostro avviso è demagogica,
populista ed antidemocratica, tendente nei fatti ad eliminare dal
parlamento regionale significative forze politiche che hanno
contribuito alle conquiste democratiche della nostra Regione e che
mantengono ancora un forte radicamento nel tessuto sociale delle
Marche.
Una proposta che nei fatti
configura,sotto mentite spoglie,il mantenimento del “porcellum
nazionale”, nel mentre milioni di italiani hanno chiesto il
referendum per abolirlo, ed il diritto di rappresentanza
istituzionale soltanto ai due maggiori partiti di maggioranza ed
opposizione.
I Socialisti delle Marche si
opporranno fermamente a tale proposta di legge, chiamando a
raccolta tutte le altre forze politiche presenti nel parlamento
regionale e nelle istituzioni marchigiane, contro la convergenza
“bipartizan” di PD e PDL che consentirebbe,impropriamente ed in
maniera antidemocratica,soltanto a queste forze politiche di
rappresentare i marchigiani nella regione.
I
socialisti ribadiscono la loro piena disponibilità su una proposta
di legge che colpisca i privilegi della politica, ne riduca anche
drasticamente i costi ,ma mantenga la rappresentanza “parlamentare
regionale “ a 40 consiglieri (+ il Presidente) con la stessa spesa
necessaria, prevista o prevedibile per una Assemblea Regionale di
30 consiglieri.
In sostanza si alla
riduzione dei costi previsti per trenta consiglieri, ma lasciando la
rappresentanza istituzionale con 40 consiglieri, per non
mortificare la partecipazione territoriale e la rappresentanza
democratica .
I socialisti sfidano
il Presidente Spacca ed i partiti maggiori a dimostrare la loro
buona fede,contenendo i costi senza limitare la democrazia ed
evitando che la partecipazione democratica alla vita politica sia
solo prerogativa di un “censo” ricco e benestante, ma che venga
consentita a tutti, anche ai partiti e movimenti minori,così come
garantito dalla Costituzione Italiana.
IL SEGRETARIO REGIONALE PSI –MARCHE
(Dr. Luciano Vita)

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